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La nostra storia

"La Pro Recco Judo inizia ufficialmente la propria attività questa sera, con regolari corsi presso l'aula magna del Liceo Scientifico di Recco in Via Marconi. Il presidente del nuovo sodalizio, Ingegner Alessandro Mantero, presenterà l'istruttore del corso, cintura nera Martino Zeni."​

A Recco approda il Judo

È il gennaio 1970, il Secolo XIX pubblica questo trafiletto nelle pagine sportive. Ma per arrivare a quelle righe sul giornale quanta fatica, quanti sogni ad occhi aperti per Martino Zeni, assicuratore e piemontese di origine, ma adottato dalla Liguria e fiero di adottarla a sua volta.

Martino, che da ora in poi chiameremo semplicemente Tino, come lo conoscevano tutti i suoi amici ed i suoi atleti grandi e piccoli, è già judoka da anni, e vuole fondare un palestra di Judo anche a Recco.

È con queste idee in mente che Tino, con l'amico Giovanni Revello (costruttore e a sua volta judoka in quel di Rapallo), cerca e trova le persone giuste. A fine 1969, l'Ing. Alessandro Mantero, imprenditore edile e consigliere comunale, mette a disposizione il suo studio per le riunioni societarie, e gli uomini adatti ci sono: il Sindaco di Recco Antonio Ferro, gli amici Sebastiano Bertagnon (costruttore, titolare di una agenzia immobiliare e consigliere comunale), Lorenzo Moltedo (commerciante, Presidente dell'ASCOM, e consigliere comunale), Giovanni Zanoni (impresario edile), Agostino Massone (costruttore e commerciante in materiale edilizio),  Giuseppe Lavarello (pensionato), Vittorio Forti (pensionato), Luigi Lanata (lavoratore del porto) e Carlo Giommi (medico).

Fu così che, il 27 Ottobre 1969, alle ventuno, si formò la società Pro Recco Judo.

Primi Passi della Pro Recco Judo

Alla fine del primo anno di attività della società, arriva un nuovo atleta: è cintura arancione, ha mosso i suoi primi passi da judoka nel CEF Rapallo, ed ora che a Recco è stata fondata una società di Judo, si inserisce tra gli agonisti della Pro Recco, sotto la guida dell'istruttore Tino. È Giuseppe Figari, per tutti Rudy. Rudy partecipa alle prime gare, che per ragioni economiche si svolgono solo a livello regionale, guardando le società della grande Genova come unico obiettivo da raggiungere.

Il sodalizio tra Tino e Rudy si fa sempre più forte, e i primi articoli di giornale danno grandi emozioni; i podi iniziano a colorarsi di bianco-celeste, i colori della Pro Recco Judo. I tesserati continuano a crescere, le famiglie non perdono la grinta ed accompagnano sempre più agguerrite i loro ragazzi nelle trasferte, e così piccoli atleti crescono.

Le competizioni non sono più partecipazioni finalizzate alle qualificazioni, ma iniziano a piovere i primi risultati e le coppe fanno bella mostra di sé nella bacheca della società.

Nell'ottobre del 1974, l'Ing. Alessandro Mantero (Presidente) e Lorenzo Moltedo (Vice Presidente) si dimettono, causa incompatibilità con le cariche di consiglieri comunali. Il nuovo consiglio risulta così composto: Presidente Vittorio Forti, Vice Presidenti ​Giovanni Revello ed Agostino Massone, Segretario Geom. Lino Crovetto, Tesoriere Geom. Giuseppe Colombino, Consiglieri Mario Castello, Angelo Camporiondo, Aldo Ferrari, Alfio Mancioppi.​

Gli anni favorevoli della Pro Recco Judo

 

Tino Zeni continua a dare tutto sé stesso per la Pro Recco Judo. I tesserati acquisiscono sempre più esperienza; ad ogni stagione, dopo la pausa estiva, si assiste ad un vero e proprio boom di nuove reclute. Nel 1976 la cintura nera Rudy Figari è costretto a prendere una decisione: abbandonare l'agonismo per entrare in accademia. I termini di età rendono improrogabile questa scelta, e Rudy decide di mettere al servizio dei giovani judoka l'esperienza acquisita: diventa istruttore.​

Queste persone dal marchio Pro Recco Judo, si reinseriscono nella loro vecchia famiglia, sempre pronta a riprenderseli a braccia aperte, affiancano per mesi i loro maestri, per estrapolarne i segreti ed i trucchi per affascinare i più piccoli e far appassionare i più grandi. Portano una ventata di aria fresca, la società inizia a crescere, i numeri acquistano degli zeri, i risultati in gara sono sempre più numerosi.

 

L'avvento del nuovo secolo insieme alla Pro Recco

 

Ecco il XXI Secolo, ecco la Società in mutamento. Nel 2003, grazie al gruppo di agonisti creato da Massimo Mancioppi e Rudy Figari arriva dopo tanti anni la prima medaglia a livello giovanile, che sarà la prima di una lunga serie.

Oggi la società può vantarsi di essere tra le prime 20 società italiane. Gli agonisti, suddivisi nelle classi Esordienti A (12 anni), Esordienti B (13-14 anni), Cadetti (15-16-17), Juniores (18-19-20 anni), Seniores (21 anni- 35 anni) e Master (34...), sono seguiti da Gabriele e Giorgia Mancioppi, Ciccio Casareto, Stefano Musso, Matteo Figari, Enrico Graffione e Massimo Mancioppi. Sono un gruppo solido, che nonostante la disomogeneità nell'età è unito e vede gli obiettivi degli altri come i propri. Senza mai sottovalutare le competizioni regionali, oggi i nostri ragazzi possono concretamente ambire a vincere i tornei nazionali più prestigiosi, per poter conquistare un posto nella nazionale italiana. La nostra forza risiede nell'unione tra i ragazzi: la medaglia dell'uno per noi è gioia e vittoria comune.

  

I pre-agonisti, suddivisi nelle classi Ragazzi (11-10 anni) e Fanciulli (9-8 anni) capitanati ad oggi da Rudy Figari, Angelo e Federico Mancioppi con il supporto di Antonio Salsone, sono un gruppo di bambini quasi ragazzi che trovano in questo sport il divertimento e il piacere di stare con i coetanei. Sono coloro che stanno varcando l'ingresso al Judo, e che durante gli allenamenti cercano di migliorare i rudimenti appresi negli anni precedenti e nel mentre giocano con i loro compagni eseguendo attività propedeutiche al Judo.

 

I bambini (dai 5 anni in su), seguiti dalle pazienti maestre Cristina Bellomo, Elisa Braschi,  Simona Boccotti, supportate da Massimo Olivari e Antonio Salsone, scorrazzano per il tatami per tre ore alla settimana, cercando di apprendere le basi del nostri sport attraverso l'esecuzione di esercizi d'avviamento allo sport.

 

I bambini meriterebbero un loro capitolo. Anche se così piccoli, hanno le idee chiare: vogliono arrivare ad avere la cintura nera come il maestro, praticano il Judo perché i genitori gli spiegano che sarà importante per difendersi nella vita e considerano la palestra una continuazione del momento scolastico, dove imparano a socializzare e a capire cos'è il rispetto per gli altri, incontrano nuovi amici e si sentono importanti. Sul tatami la loro spontaneità diventa poesia.

​È molto amico di Nini Massone, fratello di Agostino Massone, entrambi costruttori a Camogli in seguito trasferitisi a Recco. Nini Massone era l'allora Presidente della Rari Nantes Camogli, e Tino con il suo amico Presidente segue la squadra del cuore e dagli spalti soffre, tifa e pensa: "Devo riuscire ad incanalare la grinta che hanno i Camoglini ed i Recchesi quando si affrontano nelle gare di pallanuoto, devo riuscire ad avere la stessa grinta per il Judo ed avrò una delle squadre più agguerrite e più forti d'Italia".

Tutti gli atleti tesserati Pro Recco Judo hanno dato il miglior contributo per la valorizzazione e l'affermazione della società, ciascuno con le proprie peculiarità. Alcuni di essi hanno però ottenuto risultati lusinghieri che hanno fatto sì che alcuni anni, dalla fondazione agli anni Novanta, possano esser ritenuti più favorevoli di altri. Per citarne alcuni, Luisa Moltedo, Loredana Camporiondo, Cristina Bellomo, Sergio Ferrari, Angelo Mancioppi, Mauro Ferrari, Massimo Mancioppi, Marco Licata, Daniela Bozzo, Luciana Bozzo, Francesco Aiello, Andrea Ferreccio, Elisabetta Schenone, ​Italo Trentonzi​.

Come in ogni ambito vi sono annate favorevoli e sfavorevoli: Tino e Rudy diventano l'accoppiata vincente, il primo si dedica ai più piccoli mentre il secondo inizia a far crescere gli agonisti. Rudy per molti anni si ritrova però a dover girare l'Italia da solo attorniato da ragazzi promettenti pieni di speranze, tra cui la mitica Anna Traniello. Nonostante gli sforzi, tra il 1990 ed il 1995 la Pro Recco judo vive anni di stallo, dove non si riesce a fare quello “scatto” per entrare a far parte delle prime società italiane (64esima su ottocento società italiane), ma si fiuta il loro odore.

Chi arriva e chi ritorna.. e che ritorni!!

 

 

Nel 1995 si festeggia il venticinquesimo anno della società, molti bambini vengono attratti in palestra da questa manifestazione.

“Ero triste quella giornata di settembre del 1995, i miei genitori venivano premiati per qualcosa che avevano fatto sopra un tappeto rosso e verde in mezzo a Recco di fronte a mille persone e io non capivo, non sapevo niente. Tornati a casa, mi spiegarono che avevano praticato judo per molti anni, e che se avessi voluto potevo provare anche io. Perchè no?”

Queste sono i ricordi di una nostra atleta “figlia d'arte”, oggi anche allenatrice, Giorgia Mancioppi, che ricorda il momento in cui decise di iniziare a praticare questo sport. Lo ricordiamo perchè negli anni successivi tornarono ad affiancare, sostenere e purtroppo sostituire Tino (deceduto nell'ottobre del 2002) e Rudy molti ex atleti oggi allenatori: Angelo e Massimo Mancioppi, Cristina Bellomo, Ciccio Casareto, Francesco Gentile, Elisa Braschi, Massimo Olivari e molti altri.

Ad oggi siamo orgogliosi di affermare che la nostra società, nonostante lo sviluppo avuto nel corso degli anni, possiede ancora lo spirito di coloro che l'hanno fondata in quel lontano 1969. Ciò che muove i nostri dirigenti, tecnici e atleti è l'amicizia, la voglia di dare per veder felici, maturi e responsabili i ragazzi. Nonostante oggi il fine ultimo dei nostri corsi sia l'agonismo, non abbiamo mai perso i principi fondamentali del Judo e la purezza della tecnica discendente dal fondatore Jigoro Kano.

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